A Napoli, i seggi (o sedili) erano “parlamentini” di quartiere dove la nobiltà si riuniva a trattar della cosa pubblica (i loro stemmi sono visibili sulla facciata di San Lorenzo Maggiore). Il seggio di Forcella era una di queste antiche circoscrizioni, il cui nome deriva, secondo tradizione, da una forca per le pubbliche esecuzioni situata nei pressi del quartiere; oppure dalla forma della lettera “Y”, simbolo della scuola pitagorica che si sarebbe insediata nella zona, o dalla biforcazione della strada o ancora dalla forcella usata come bacchetta dai rabdomanti. Sullo stemma antico la “Y” era posta su un fondo oro e rosso (ancor oggi i colori della città). Qui si ripropone l’abbinamento dello stemma con un frammento di sarcofago del tardo periodo tetrarchico raffigurante un piccolo cupido che regge una fiaccola.