La storia personale di questa giovinetta siracusana ha una svolta decisiva dopo la vendetta di un giovane rifiutato, che aveva abbandonato per seguire Gesù e dedicarsi a poveri e bisognosi. Lucia, vittima della delazione dello sposo promesso (siamo al tempo di Diocleziano e delle sue persecuzioni anticristiane), per dimostrare di non temere nulla, martirio compreso (qui raffigurato dalla palma che regge nella mano), gli invia i suoi occhi strappati. Le storie che la riguardano aggiungono anche che, dinanzi a quel gesto eroico così estremo, un angelo le avesse rimesso gli occhi dentro le orbite. Umiliata, torturata, decapitata, esortò fino all’ultimo i fedeli a restar fermi e impavidi nella vera fede. E mentre è considerata patrona di ciechi e oculisti (invocata nelle oftalmie e nelle emorragie), grazie al suo magnifico esempio, Dante la cita come radioso emblema della Grazia illuminante.