Sebastiano, originario delle Gallie, tribuno delle guardie pretoriane che s’era convertito al Cristianesimo e faceva proseliti nell’esercito imperiale, irritò il violento Diocleziano e lo spinse a decretarne la morte. Legato a un palo, fu trafitto dalle frecce del plotone d’esecuzione; creduto morto, il più noto fra i Santi soldati e martiri venne curato e guarito dalla generosa vedova romana Irene (che da quell’episodio fu scelta come Patrona delle infermiere). Ripresentatosi coraggiosamente a palazzo, verrà bastonato fino a morirne e gettato nella Cloaca Massima. Apparso in sogno per far ripescare il suo cadavere, sarà seppellito sulla via Appia, in una delle sette chiese protocristiane di Roma che accoglievano i primi pellegrini.