Pur realizzando tele monumentali nelle chiese napoletane, l’artista si esercitò spesso nel piccolo e medio formato. Le piccole tele ospitate dal Museo (vedi Lo Sposalizio della Vergine nel passetto retroaltare) furono recuperate, in seguito al sisma del 1980, dal napoletano Albergo dei Poveri, dove si trovavano in deposito dalla Curia Arcivescovile, provenienti, presumibilmente, da una delle tante congreghe del centro storico cittadino. In quest’opera, San Francesco, in ritiro sul monte della Verna, vede un serafino con sei ali, braccia aperte e gambe giunte, a mo’ di croce. Ed è proprio durante tale visione, scrive il suo biografo, che dolorose e sanguinanti stimmate appaiono improvvise e strazianti sul corpo del poverello di Assisi.