La lastra apparteneva a un sarcofago, probabilmente arricchito dalla figura di un gisant (statua giacente), secondo la tipologia sepolcrale diffusa a Napoli dagli inizi del ‘300, che prevedeva una tripartizione della lastra frontale in clipei con l’imago Pietatis, stemmi, fiori e in qualche caso angeli oranti. Del sarcofago sopravvive la porzione con la Madonna dolente a mezzobusto, con l’aureola raggiata e la sinistra che afferra il velo, suggestiva per l’impianto monumentale della figura e per certi dettagli esecutivi (pieghe anulari concentriche, tipo facciale, dita affusolate e tornite). L’epigrafe superstite riporta alla sepoltura del canonico Lorenzo Poderico (†1358), dottore di diritto e rettore dell’Università.