La testa ancora sul ceppo, il Martire ha appena ricevuto il colpo dal carnefice. E mentre un chierico sostiene la testa del Santo, una donna raccoglie con la spugna il sangue del giustiziato, sotto gli occhi dei presenti. La vicenda terrena del più importante fra i protettori della città di Napoli si chiude qui. Gennaro, vescovo di Benevento nel IV secolo, venne perseguitato ai tempi di Diocleziano: prima gettato in pasto ai leoni, nell’anfiteatro di Pozzuoli, ma i felini non l’aggredirono; poi decapitato con i suoi compagni alla presenza di una giovane donna, Eusebia, che ne raccolse il sangue. Questa reliquia è nota in tutto il mondo poiché periodicamente si liquefa, considerata simbolo di buon auspicio per tutta la città e testimonianza dell’antica fede dei primi cristiani.