Durante la Controriforma nacquero busti-reliquiario dalla forma umana. In quegli anni, infatti, la straordinaria disponibilità di “reliquie” (a seguito delle riscoperte di “corpi santi” nelle catacombe romane, col loro traffico e compravendita verso tutti i Paesi cattolici), diede il via a forme macroscopiche di collezionismo e venerazione. Si produssero contenitori più economici, in legno intagliato e dipinto, per alloggiare ed esporre le reliquie, associandole per maggiore efficacia alle immagini stesse dei Santi. Qui il cartiglio in basso e la corona di fiori sulla testa identificano Santa Restituta, vergine martire africana, il cui corpo, adagiato su una barca carica di pece per essere arsa, sarebbe giunto a Ischia e lì sepolto.