Il calice in argento dorato poggia su un piede mistilineo dal profilo rigonfio che parte da una base modanata ed è ornato di fregi, volute, pampini e foglie di vite in rilievo. Il fusto piriforme a sezione triangolare è anch’esso decorato a volute e si congiunge al piede e alla coppa mediante brevi elementi di raccordo con volute a spirale. La ricchissima coppa mostra fasci di spighe, che completano così la simbologia del sacrificio eucaristico, e ancora presenta volute, alcune delle quali realizzate con zaffiri incastonati in rilievo sul corpo della coppa. Nonostante l’assenza di marche e punzoni, l’opera si inserisce facilmente in quella produzione di gusto rococo ormai maturo che a Napoli restò in auge per quasi tutto il ‘700.