Il dipinto richiama la veneratissima “Mamma Bruna”, la Madonna esposta sull’altare maggiore della basilica napoletana del Carmine: una devozione testimoniata dal fatto che quest’icona mariana è spesso replicata all’interno di dipinti di epoca successiva, specialmente della fine del secolo XVI. Questa Vergine, circondata da cherubini, riprende persino nei dettagli il prototipo; tuttavia l’ignoto artista non rinuncia ad alcune varianti quali l’aggiunta delle nuvole, l’utilizzo di un panneggio più ornato sotto il manto e l’introduzione dei due snelli angioletti reggenti la corona ornata da perle e pietre preziose. La stella sul manto deriva dall’attributo mariano “Stella Maris”, significato ricavato dalla forma ebraica del suo nome (Miriam).