La tela, pervenuta in stato frammentario e senza documentazione o testimonianze, è di difficile attribuzione. Lo stile indica la mano di un artista locale, al corrente delle superfici pittoriche del Ribera maturo. Nella pittura napoletana, a ridosso di metà ‘600, prende il sopravvento la tendenza a replicare immagini di devozione privata a beneficio di un mercato in forte espansione; e questa tela, caratterizzata da una stesura granulosa (appunto riberesca) merita di essere avvicinata, da un lato, a certe Sante a tre quarti di figura, ricondotte alla mano di un pittore di origine fiamminga (Niccolò De Simone); dall’altro, richiama lo stile personale di un maestro attivo nel secondo trentennio del secolo (Girolamo de Magistro).