Agli anni Quaranta del ‘600 risale il modello “algardiano” (dal nome dello scultore Alessandro Algardi) del Cristo spirante, replicato in numerosi esemplari e in vari materiali. A questo modello si rifà il Cristo sulla croce in esame. Si tratta dell’unica parte a fusione di un insieme che sembra composto intorno alla metà del ‘700, come si desume dal tipo dei decori incisi sui bracci e di quelli della base, con parti probabilmente più antiche, come il Cristo e, forse, i cherubini alle terminazioni dei bracci, ora quasi illeggibili per antichi danni. La croce era allegata a un parato di candelabri d’argento, di analoga tipologia decorativa, utilizzato durante particolari cerimonie.