Mentre lavorava ai dipinti murali della volta nella cappella di Palazzo Reale, Charles Mellin, detto il lorenese, venne ingaggiato dalle monache di Donnaregina per due quadri: l’Immacolata e l’Annunciazione, che oggi rappresentano le uniche opere superstiti della sua produzione tarda. La prima è una piccola summa dell’iconografia mariana, qua e là sintetizzata sulla tela, che va dallo specchio di giustizia al serto di fiori (Maria è la rosa mistica); dalla torre di Davide al ramo d’ulivo, dalla falce di luna capovolta (antico segno di castità) al serpente sotto il suo piede; fino a Maria come “stella del mattino”, simboleggiata dal grande dodecaedro stellato (uno dei poliedri di Keplero) nella mano del putto in alto a destra.